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BRONDOLO

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Pianta austriaca dell'opera

 

Si trova in provincia di Venezia, località Brondolo nel territorio comunale di Chioggia.

Fu costruito inizialmente dai Veneziani.

Armamento principale:

Ventiquattro cannoni da 12 cm.

Armamento secondario:

Nel 1848-49 il forte era armato con sei cannoni da 24, di bronzo, dieci da 24, di ferro, quattordici da 18 di modello austriaco, otto da 12 lunghi, di bronzo, quattro obici da 6, otto mortai da 8, per un totale di cinquanta bocche da fuoco  Erano presenti anche otto pezzi piccoli da campagna.

Durante la seconda occupazione austriaca era dotato di quindici cannoni da 9 cm.

Cenni storici:

Il senato decreta il 16 luglio 1571 la costruzione di alcune opere  a difesa dei porti di Chioggia: gli Ottagoni di Caroman e il Forte di Brondolo, come proposto dalla Commissione.

Durante il periodo della dominazione francese, ci furono dei lavori di potenziamento del forte. Gli austriaci iniziarono a potenziare il forte dal 1800 in poi. Costituiva il nucleo centrale del Campo trincerato di Brondolo di cui facevano parte il Forte San Michele, il Ridotto e la Testa di ponte Madonna Marina.

"Nel giorno 23 di maggio del 1849 si ebbe una sortita dal forte di Brondolo. Circa mille uomini della guarnigione divisi in tre colonne guidate dal colonnello Morandi, dal maggiore Materazzo e dal luogotenente colonnello Calvi percorserò il territorio compreso fra la Brenta e l'Adige fino a Piove, cacciarono dovunque il nemico davanti ad essi e requisirono un trecento buoi, quattro maiali, dodici cavalli, pollame e uova in grandissima quantità".

"Il 4 giugno gli Austriaci assalirono vigorosamente le linee venete per terra e per mare. Scopo principale di questo attacco era di abbattere il Pentagono Nuovo, onde rendersi libero lo sbarco all'imboccatura del Brenta. In pari tempo però slanciarono dalle loro batterie di terra gran numero di bombe, granate e razzi contro i posti avanzati e Brondolo. Gli assaliti risposero con un fuoco non meno vivace, il che dimostrò agli Austriaci che la conquista di questa piazza sarebbe stata congiunta con difficoltà eguali a quelle che avevano incontrate a Marghera. Il bombardamento durò dalle undici del mattino alle nove della sera; da una parte e l'altra si ebbero una ventina di morti e feriti senz'altro risultato. La flotta che essendosi appostata a troppa distanza non aveva prodotto alcun effetto contro il Pentagono, si ritirò il mattino susseguente prendendo la via verso Caorle e lasciando una corvetta e un brigantino intorno alla spiaggia per il blocco come prima.

Nel secolo scorso è stato completamente distrutto per far posto al mercato ortofrutticolo e alla strada statale Romea.

Notizie sull'opera:

"Nel 1848 il forte di Brondolo era un quadrilatero bastionato, il cui lato che è rivolto a ponente, non ha cortina essendovi fabbricate alquante case. Vi furono i parapetti ingrossati fino ad uno spessore di 7 metri; trenta traverse vennero elevate a riparo dei pezzi, e furono costruiti guardafianchi e paradossi ai bastioni di mezzogiorno, levante e settentrione. Un guardinfante, che cingeva il maggior magazzino di polveri, era coperto di forte travato, e questo e quello furono prolungati fino al vicino parapetto, e coperti di tanta terra che li rendesse a prova di bomba. Per tal modo, oltre all'ampio magazzino, si ebbe buon riparo da porvi al sicuro le vettovaglie, e tutta l'opera fu come grande e solida traversa, che bene riparava la parte interna del forte. Il ponte levatoio che era nel lato rivolto a mezzogiorno essendo colà assai esposto alle offese nemiche, fu tolto e collocato nel lato opposto, e dietro fu costruito coperto cammino, pel quele, da Brondolo, sicuramente si andava al forte della Madonna. Fu costruita altra traversa, a riparo del ponte medesimo. L'antica porta di Mezzogiorno fu chiusa, e il vano fu coperto di terra, a prova di bomba, entro il quale fu stabilito un ospedale da campo. Era nel forte una caserma difensiva la quale fu ridotta a prova di bomba, e tanto rialzata che avesse bastevole il comando sul terreno oltre Brondolo e fuvvi da presso costruito comodo rampo, buono a portarvi su le artiglierie ove fosse stato mestieri. Innanzi alle cortine di mezzodi' e levante si costruirono due rivellini.

Per battere Il forte di Brondolo, gli austriaci avevano postato al Selice di Cà Duse una batteria di mortai: aveva tre lati volti a battere le nostre batterie al Forte San Michele, a Brondolo e Busiola. La lunghezza dei lati indicava quella poter contenere dodici mortai.

Il presidio del forte si componeva di 150 artiglieri e 300 militi, molti dei quali servivano come artiglieri ausiliari".  (notizie tratte da Il Valore Italiano, Storia dei fatti d'arme compiuti dal 1848 al 1870 per l'indipendenza d'Italia).

Particolarità quasi unica di quest'opera è l'attraversamento da parte della linea ferroviaria che da Adria porta a Chioggia. Tale attraversamento poteva essere bloccato in caso di necessità. Un caso analogo esiste in provincia di Bolzano a Fortezza ma, in quel caso la ferrovia venne fatta passare dopo la costruzione dell'opera. Nel 1914 vi era dislocata la 7a ed 8a Compagnia, 5° Regg. Art. fortezza.

La guarnigione del forte arrivava a 478 uomini in caso di guerra.

Vie d'accesso all'opera:

Non è possibile vedere quasi nulla del forte.