MONTE LONZA

Vista frontale del forte

 

Nella zona del medio Tagliamento.

Fu costruito intorno al 1909.

Armamento principale:

Quattro cannoni da 149 A in cupola girevole corazzata.

Cenni storici:

Opera facente parte della Fortezza medio Tagliamento. La sua costruzione risale a prima della guerra e faceva parte di quel sistema di opere destinate alla difesa del confine orientale. L’opera non ha avuto un ruolo attivo durante la prima guerra mondiale e quindi, non ha subito danni di alcun tipo. In quest’opera, si ritrova il disegno relativamente moderno usato anche nei forti della Piazza di Venezia. Durante i primi mesi della guerra era stato disarmato, come le altre opere sulla linea del Tagliamento, dei suoi cannoni e dei proiettili, che furono portati altrove. Soltanto il giorno venerdì 26 ottobre 1917, si provvide a trasportare cannoni e munizioni al forte (così raccontò la signora Vincenza Gobessi profuga da Tarcento a Giuseppe Del Bianco). Tuttavia le avanguardie nemiche si trovavano a pochi chilometri di distanza, e riuscirono a impossessarsene prima ancora di aver raggiunto la loro destinazione finale.

 Il 29 ottobre la 22a Divisione Schutzen lo occupava e lo trovava disarmato. Solamente il fossato retrostante e stato parzialmente riempito di terra per favorire la visita all’opera. Naturalmente sono stati asportati tutti i materiali ferrosi ( infissi, cupole ecc. ). Ora l’opera viene adibita in alcuni periodi a feste degli alpini.

L'alloggiamento di una delle cupole

Foto dal sito luoghi dimenticati della G.G.

 

Notizie sull'opera:

Opera molto simile al forte di Tricesimo e gemello di quello di Fagagna. L’opera si presenta come un blocco compatto con qualche accenno architettonico nella struttura. Un primo fossato lo isola dal piazzale ed un secondo fossato perimetrale lo circonda negli altri tre lati. La struttura è articolata su due piani collegati da una unica scala. Il piano inferiore era adibito a locali di servizio e camerate. Nella parte sinistra del corridoio c’è una scala che scendendo porta dapprima ad una corta galleria che termina con quattro feritoie per fucileria che potevano spazzare il fossato anteriore in caso di attacco, e successivamente porta ad altri due locali abbastanza ampi. Al piano superiore, la struttura forma nel davanti, per circa due terzi della lunghezza, un terrazzo. Un lungo corridoio attraversava il piano stesso. Dalla parte sinistra si alternano finestre e porte che danno sul terrazzo antistante. Nella parte destra si trovava: un locale piccolo, una rampa alla cupola e una riservetta, ancora una rampa alla cupola e una riservetta, per un totale di quattro rampe d’accesso, tre riservette e due locali piccoli. Alle due estremità del corridoio iniziano due gallerie di collegamento che portano a due caponiere d’angolo che permettevano di battere il fossato retrostante la costruzione. Un impianto elettrogeno forniva l’elettricità all’opera. Due elevatori erano posizionati davanti all’ultima rampa a sinistra.

E’ stata installata una specie di tettoia nel frontale che deturpa un pò l’aspetto esteriore. Il ponte esistente non è originale, è da presumere che esistesse un ponte retrattile o girevole come nell’opera di Fagagna.

 

Fossato frontale con feritoie per la difesa ravvicinata

 

Vie d'accesso all'opera:

Da Udine si procede verso Tricesimo e, dopo averlo incontrato si prende in direzione Nimis. Arrivati a Nimis prendere per Sedilis. A questo punto la strada sta gia salendo sul fianco del monte Bernardia. Seguire le indicazioni Faro di Bernardia e dopo alcuni chilometri di strada stretta ma asfaltata, si arriva ad un piazzale di fronte al forte stesso, in cima al monte.

 

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