SAN   BRICCIO

  Provincia di Verona

Il portale d'ingresso del forte

Nella zona limitrofa Verona nel territorio comunale di Lavagno in località S.Briccio.

Fu completato nel 1866. 

 

Armamento principale:

Dodici cannoni da 150 mm a retrocarica. 

 

Armamento secondario:

Due cannoni da 120 mm bronzo a retrocarica, due cannoni da 90 mm e due mortai da 150 mm

                           

                La rampa per i cannoni 

Cenni storici:

Dopo l’annessione del Veneto all’Italia, ci si preoccupò del fianco orientale della piazza di Verona e della difesa delle testate delle valli di Mezzane e d’Illasi. Sovraintendente alla costruzione dell’opera fu il Rocchi.  Malgrado tutto è da ricondurre ad un tipo di opera permanente studiata, nelle sue linee principali, da Andreas Tunkler ( 1820 - 1873 ), insigne ufficiale del Genio austriaco, progettista e teorico dell'architettura militare. 

 

Corridoio del forte

 

Notizie sull'opera:

Pianta del forte 

Il forte ha tracciato trapezoidale, con fronte principale e fronte di gola rettilinei e paralleli.  Le postazioni d'artiglieria sono accoppiate e ordinate a cielo aperto, in barbetta e separate da solide traverse in muratura; le postazioni armano, con pari potenza, tutti i fronti dell'opera.
Dalla piazza d'armi partono delle scale - rampe d'accesso alle già citate postazioni in barbetta.
L'esame del profilo evidenzia il proporzionamento delle diverse parti, i relativi " comandi ", lo spessore delle masse in terra; la scarpa, a pendenza naturale, è rivestita al piede dal muro aderente che, con quello della controscarpa, delimita un profondo fossato asciutto.  Al fiancheggiamento provvedono due caponiere agli angoli di spalla; sul fronte di gola un tamburo difensivo, a due piani, in posizione eccentrica  e prossima all'ingresso.

La distribuzione dei locali alla prova segue tutta la magistrale dell'opera; i locali di maggiore dimensione, nel senso della lunghezza, sono quelli ubicati sotto il ramparo del fronte di gola.
Una speciale cura è stata posta per avere i risultati migliori in fatto di salubrità nei locali interni; infatti l'impermeabilizzazione, la ventilazione e l'illuminazione, erano dei requisiti indispensabili per la salute della guarnigione, la conservazione delle derrate alimentari e delle polveri da sparo.

L'opera  è un ragguardevole esempio di costruzione in muratura di pietra e laterizio, con masse coprenti in terra.  In esso fa spicco l'esecuzione delle murature verticali, a paramento esterno di pietra da taglio.  Per le murature di testa, quelle controterra e i piedritti delle volte accollate lo spessore varia tra  i 0,9 e 1,5 metri.  Le volte a botte, a tutto sesto, perfettamente tracciate, sono in laterizio a vista.
L'estradosso è completato da un coperchio a cappa, a due spioventi, in malta e ghiaia che funge da sottoapparecchio per l'impermeabilizzazione; su questo la massa coprente di terreno sciolto, spessa da 2,5 a 10 metri. 

 

Vie d'accesso all'opera:

Da Verona ci si porta lungo la SS. all'abitato di San martino Buon Albergo, e da qui, si seguono le indicazioni gialle che portano direttamente al forte.

Immagini del 2011

Immagini del 2014