BATTERIA   C.A.  RADAELLI

Provincia di Venezia

  

Foto di come appare trasformata la batteria


Sul litorale del Cavallino nella laguna di Venezia in localitā Cā Savio via delle Batterie.

Inizio dei lavori nel 1909 e termine nel 1914. 

Armamento principale:

Quattro cannoni da 152/50 installati su affusto girevole in basse cupole corazzate girevoli. Portata max. 19.500 m.

Cenni storici:

Faceva parte del Gruppo Pordelio comandato dal Maggiore Nuccorini. Progettisti e direttori dei lavori furono il capitano Ambrosini ed il tenente Ozzola. Come le altre batterie costiere della zona, non ebbe mai modo di partecipare ad azioni di fuoco contro unitā navali, ma fu determinante l’apporto all’azione di fuoco del giugno-luglio 1918, periodo nel quale sparō circa 250 colpi contro le linee austriache sulla terraferma.

Dalla fine degli anni ‘30 fu presidiata dai militi della Milmart e dal ‘43 servė da ricovero per i materiali di una vicina batteria antiaerea tedesca. Sembra che alcuni locali siano stati usati come carcere per detenuti militari e civili, rei di piccoli reati.

Come tutte le opere della Piazza Marittima di Venezia, non ha subito danni durante i due conflitti mondiali.  Ora č quasi irriconoscibile, dato che attualmente si trova inserita all’interno di un’area adibita a colonia estiva. Purtroppo la struttura non trasmette pių il disegno iniziale dei progettisti .

Sezione di una delle cupola della batteria

Notizie sull'opera:

Si tratta di una costruzione di notevoli dimensioni articolata su due piani fuori terra. Era una batteria atipica ed era molto simile ai forti alpini dello stesso periodo. I lavori al quale č stata sottoposta dopo la guerra, hanno sfalsato notevolmente l’architettura originale. Sono stati aperti degli ampi finestroni nel lato fronte mare, sono state aggiunte delle ali laterali e sulla copertura sono stati applicati quattro grossi abbaini. Anche questa batteria era collegata mediante la ferrovia a scartamento ridotto con la caserma-polveriera di Cā Vio dove venivano smistati i materiali provenienti da Venezia attraverso la laguna.

Nel 1914 vi era dislocata la 5a Compagnia E.P., 5° Regg. Art. fortezza.

Durante la seconda guerra mondiale, in particolare al 10 febbraio 1944 il suo personale ammontava a cinquanta militari. 

Foto aerea della batteria ancora in costruzione

 

Vie d'accesso all'opera:

Da Venezia portarsi nella zona di Jesolo e da qui seguire le indicazioni per il Cavallino. Dopo aver percorso qualche chilometro, si raggiunge la localitā Cā Ballarin, e subito dopo si incrocia sulla sinistra via Radaelli. Si imbocca quindi la strada, che dopo qualche centinaia di metri gira a destra. Parcheggiare il mezzo e portarsi all’interno della Colonia estiva posta sulla sinistra, dove ora si trova l’opera.

 

 

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