MATTARELLO  opera alta

Provincia di Trento

mattarello opera alta.jpg (107045 byte)Vista frontale

 

Sulla sponda sinistra dell’Adige nei pressi del paese omonimo, in località Zampetta a quota 400 m. circa nel territorio catastale di Mattarello. Si stende su di una superficie di mq.42.389 e la cubatura è di mc.24.900.

I lavori sono stati eseguiti tra gli anni 1898 e 1900.

Armamento principale:

Cinque obici da 100 mm. in cupola girevole.

 

Armamento secondario:

Quattro cannoni da 120 mm e due da 80 mm. ( aggiunti allo scoppio della guerra ).

Notizie sull'opera:    

Era chiamata dagli austriaci Haupt Werk. Opera che faceva parte del gruppo di Mattarello. Lo scopo era di bloccare le eventuali provenienze da Rovereto lungo la Vallagarina. A differenza delle altre due opere del gruppo di Mattarello, poteva coprire non solo la Val d’Adige, ma anche la Valsorda e quindi le eventuali provenienze dal Passo della Fricca.

Era quindi considerato in una posizione cardine ( per questo fu rafforzato all’inizio del conflitto con l’aggiunta di altri pezzi ).

E’ stato usato fino a pochi anni or sono dall’Esercito Italiano come polveriera e ciò spiega il fatto che si presenti a noi ancora integro. E’ comunque da ricordare, che l’opera non ha subito bombardamenti durante la guerra e quindi la struttura originaria non ha dovuto essere riparata. E ora abbandonato ma ancora di proprietà del Demanio militare italiano. Sarebbe auspicabile un intervento di recupero storico-conservativo per evitare che il continuo afflusso di vandali possa arrivare a danneggiare quest’opera molto interessante della cintura di Trento.

E’ opera in conci squadrati non regolari che rivestono una struttura di calcestruzzo armato e formano delle murature molto spesse. A pianta quadrata, si sviluppa su un piano interrato, due fuori terra ed una parte ammezzata sopra il secondo piano. I corridoi hanno il soffitto formato da travetti di ferro l’uno accostato all’altro. Il portale d’ingresso è originale è da su un lungo corridoio centrale che taglia in due l’opera. Le due parti non sono simili tra di loro. Dopo circa 10 m. troviamo sulla destra un corridoio trasversale che permette l’accesso ai locali che si trovano in questo lato dell’opera e alle scale che portano al sotterraneo, alla fine del corridoio c’è una finestra sul fossato laterale.

Da uno di questi locali si accede alla caponiera frontale che si trova nel fossato. Tale caponiera è dotata di cinque feritoie orizzontali piccole sul primo livello e sei sul secondo livello ( al quale si accede tramite una scala a chiocciola interna ) dove si trova anche una feritoia orizzontale più ampia. Quasi tutte le feritoie piccole erano dotate di supporto per fucile. Tornando sul corridoio centrale e percorsi altri 3 m. troviamo il primo corridoio trasversale di questo lato dell’opera che da l’accesso ai locali con le finestre che danno sul frontale. Alla fine si trova una finestra sul fossato laterale. Sempre dal corridoio centrale, dopo aver percorso altri 6 m. ed aver disceso 8 gradini, troviamo il secondo corridoio trasversale di questo lato dell’opera.

Questo corridoio da accesso ad una serie di locali da ambedue i lati, alla fine termina con una finestra sul fossato laterale. In questo caso girando a sinistra ci si collega con il primo corridoio trasversale, girando a destra si imbocca un corridoio più stretto che dapprima incontra sulla destra una intercapedine che fa anche da corridoio di servizio sbucando alla fine del corridoio principale. Continuando troviamo dei gradini ed un accesso ora murato, che permetteva di accedere ad una postazione d’angolo a livello del fossato. Come già accennato esiste un sotterraneo dove si trovano pochi locali e un corridoio che dà all’altra postazione d’angolo a livello del fossato. Salendo invece al primo piano, la dislocazione dei locali resta quasi invariata nella parte destra mentre cambia nella parte sinistra visto che ci sono gli accessi alle cupole degli obici e a quella dell’osservatorio.

 

Solo nella parte sinistra esiste un’ulteriore parte di piano con alcuni locali. Verso la Val d’Adige è presente un solo piano fuori terra. L’ampio fossato circonda perimetralmente l’opera.

Il tetto è stato rivestito in un secondo tempo da una copertura in lamiera, che attualmente è in parte divelta. E’ anche presente sul frontale, una scala esterna in ferro che dal primo piano porta sulla copertura dell’opera. Tuttavia lo stato generale è molto buono, non sono presenti infiltrazioni d’acqua tali da danneggiare seriamente la struttura. Alcune infiltrazioni sono da imputare alla lamiera superiore che, come già detto, è in parte divelta. A parte il portale d’ingresso sono assenti tutti gli altri serramenti.

mattarello opera alta caponiera.jpg (88414 byte) 

Vista frontale con la caponiera 

 

Vie d'accesso all'opera:

Da Mattarello si segue la strada per Vigolo sino ad una fontana, poi a destra per circa 300 m. fino ad una curva verso sinistra. Mantenere sempre la destra e dopo pochi metri la strada diventa sterrata ma sempre percorribile anche in auto, dopo circa 1.200 m. si arriva ad una ampia curva sulla sinistra, seguire ancora la strada per altri 1.000 m. fino alla località Zampetta. Qui si può parcheggiare e in pochi minuti si arriva al piazzale del forte.

 

Altre foto disponibili