Le Fortificazioni della Lombardia

Forte Pietole

Mantova

Vista dall'alto del forte

 

I primi movimenti di terreno iniziano nel 1802 dai francesi.

Armamento dell'opera:

Un numero imprecisato (ma consistente) di pezzi ad avancarica posti in barbetta ed in cannoniera.

Cenni Storici:

Napoleone stesso, decide di inviare un battaglione per lavorare alla fortificazione (non solo a Pietole). Durante il Blocco di Mantova del 1848, le frequenti sortite dal forte Pietole, da parte degli austriaci, ebbero un effetto negativo sulle truppe piemontesi accampate all'addiaccio su prati umidi nelle vicinanze.

Il forte è stato in mano all'esercito italiano fino a circa venti anni fa. E' da sottolineare che il terreno all'interno del forte è costellato di piccoli crateri inquanto gli artificieri li dislocati, facevano brillare gli ordigni inesplosi ritrovati. L'edredità di tale periodo è anche visibile attraverso varie costruzioni moderne ad un piano inserite nel perimetro interno atte ad ospitare i militari e la loro attività.

Ad oggi il forte è di proprietà del comune di Virgilio. La visita è possibile contattando l'associazione Exploring Academy. Tali visite possono avere una durata di due o sei ore. La visita da due ore da solo un'idea generale della struttura del forte; quella da sei ore, permette di visitare ogni parte di esso e di comprendere a pieno la tecnica costruttiva usata dai francesi prima e dagli austriaci poi.

Grazie al lavoro dei volontari dell'Exploring Academy, il forte sta ritornando ad essere un luogo visitabile. Settimanalmente i loro lavori di pulizia mettono in luce nuovi particolari dell'opera. Il loro lavoro tende a limitare la crescita della vegetazione che si era impadronita del posto da quando era stato dimesso dall'esercito. I percorsi di visita sono resi possibili tramite l'apertura di veri e propri varchi attraverso la vegetazione stessa.

Tuttavia, il loro lavoro non è sufficiente per valorizzare al meglio tale sito, sarebbe auspicabile un intervento del comune per la sistemazione di alcune parti murarie pericolanti, la sistemazione o demolizione di alcune strutture esistenti moderne. Tali interventi, potrebbero rendere il sito del forte Pietole fruibile dalla comunità per iniziative di vario tipo.

Notizie sull'opera:

Già nel 1797, il Chasseloup programma la costruzione di una chiusa idraulica a Pietole. Dopo aver costruito l'omonimo argine, venne anche decisa la costruzione di un opera a corona per proteggere l'argine stesso. I  bastioni di estremità della corona saranno protetti da mezze controguardie e la gola sarà conformata in modo sinuoso pere evitare eccessi di sterri e riporti. Sia la porte che la chiusa idraulica saranno posizionate nel rientro di una tenaglia.

Chiuse idrauliche posizionate nei fossati dei bastioni e delle mezze controguardie permetteranno o meno l'ingresso dell'acqua nei fossati, che potranno quindi essere tenuti a secco, e valvole idrauliche nelle chiuse di valle lasceranno defluire nel lago inferiore le acque di pioggia e di filtrazione riunite in cunetta. La difesa con i fossati pieni d'acqua potrà essere alternata a quella con fossati secchi e contromine sotto gli spalti, tenendo presente che il terreno dell'inondazione è  alla quota 102 e quello sul davanti della corona alla quota 90m.

Nel 1806 i lavori sono in piena attività e ci lavorano 600 operai (al bastione di sinistra). Alla fine di quell'anno risultano terminati i lavori relativi all'argine, alle chiuse idrauliche, ai rivestimenti del bastione e controguardia di sinistra, alle mezzelune, ai parapetti, alle tenaglie e alle poterne.

Nel 1808 Chasseloup invia il tracciato definitivo dell'opera. Alcune varianti sono previste nelle piazze d'armi ed al fronte di gola. Tra il 1808 ed il 1809, Perriolas elabora i disegni per le opere esterne della corona del forte di Pietole.

L'ingresso del forte oggi

 

Vie d'accesso all'opera:

Dall'abitato di Mantova ci si sposta verso Virgilio (prima periferia) e poi alla frazione di Pietole. Si parcheggia l'automobile prima di arrivare all'argine e lo si percorre a piedi per circa 500 metri fino ad arrivare al perimetro del forte. Dopo alcuni minuti ci si trova davanti alla recinzione del forte. Restando sull'argine si può vedere liberamente la parte del forte verso il fiume.

 

Cartina del forte

 

 

 

 

 

Vista del puntone di uno dei bastioni