GLOSSARI0  DEI TERMINI TECNICI USATI NEL SITO

 

Angolo morto

Zona posta dietro qualsiasi ostacolo e dove non possono arrivare proiettili. Può essere totale, se al riparo da ogni traiettoria, o parziale se la protezione è garantita solo lungo traiettorie prestabilite.

Affusto
Dal francese affuster, appoggiarsi al fusto di un albero. Struttura di sostegno del cannone. Poteva essere da attacco o da difesa. Quelli d'attacco avevano le ruote ed erano, quindi, mobili per essere impiegati nelle operazioni d'assedio. L'affusto da difesa aveva solo due rotelle in ghisa, nella parte posteriore, che permettevano di ruotare parzialmente il cannone per modificare l'angolo di puntamento.

Avancorazza
Guscio protettivo in metallo, di solito in ghisa, applicato sull'orlo dei pozzi d'installazioni corazzate, emergente dal calcestruzzo quel tanto da proteggere la base della cupola.

Baluardo

Quasi sempre viene intesa un opera in muratura che esce dalla cinta di difesa (vedi Bastione).

Barbetta
Piattaforma, posta sulla parte più elevata del terrapieno, che permetteva il tiro sopra il parapetto di un'opera fortificata.

Camminamento

Strada scavata dentro il terreno per congiungere fra loro le varie difese.

Campo trincerato
Corona di forti disposta attorno ad una piazzaforte (nucleo), con lo scopo di salvaguardarla dalla portata dell'artiglieria nemica. Il termine venne coniato per indicare che le truppe, accampate tra il nucleo e la corona staccata, erano trincerate, cioè protette anche senza l'erezione della classica muraglia continua. Il concetto del campo trincerato venne enunciato già nel XVI secolo dal matematico bresciano Nicolò Tartaglia.

Cannone
Pezzo di artiglieria con calibro superiore ai 20 mm. Il calibro viene determinato dal diametro interno della canna. Il medio calibro comprende le armi con diametro da 100 a 210 mm. Nel primo trentennio dell'ottocento, i proiettili sferici da quattro chili avevano una gittata massima di duemila metri, senza precisione per lo sbattimento che avveniva all'interno della canna.
Un radicale miglioramento dell'efficacia di queste armi fu ottenuto con la Rigatura della canna, cosa che permetteva una maggior precisione ed una gittata più che doppia. Una ulteriore miglioria fu ottenuta con la cosiddetta Cerchiatura della canna (invenzione che permetteva una maggiore elasticità, ideata dal colonnello Giuseppe Bianchi e realizzata dalla Armstrong di Pozzuoli), ottenuta mediante la forzatura a caldo di due tubi sovrapposti uno all'altro. I materiali utilizzati per costruire un cannone erano di vario tipo: Bronzo; Ghisa, detta anche Ferraccio; Sterro, ossia una lega di rame, zinco, ferro e stagno; Acciaio. Come ulteriore componente di definizione ricordiamo la RETrocarica, cioè la possibilità di caricamento del proiettile dalla parte posteriore (culatta) del cannone. Ora possediamo gli elementi per decifrare le sigle dei cannoni riportate in questo libro.
Ad esempio, se troviamo nel testo un 16 GRC ret, significa che l'arma in questione ha un calibro di 16 centimetri, è fatta in Ghisa, con canna Rigata, Cerchiata, a RETrocarica. È da notare che la Regia Marina adottava calibri inglesi per poter acquistare i proiettili adatti in qualunque località si trovassero le sue navi.

Cannoniera

Apertura che permette il tiro dei cannoni. Trovasi in molte opere che non hanno cupole girevoli o per alloggiare altri pezzi oltre a quelli delle cupole.

Caponiera
Detta anche "capannato", costruzione introdotta nel fossato con lo scopo di fiancheggiarlo con fuoco di mitragliatrici e fucileria.

Cartoccio
Confezione di esplosivo contenente la carica di lancio per proiettili di artiglieria.

Casamatta
Vano coperto (o costruzione) con aperture verso l'esterno per poter effettuare tiri di difesa. Talvolta il termine è usato, impropriamente, per alloggiamento o per opera staccata, e avanzata, dalla principale.

Controscarpa
Muratura inclinata  atta a sostenere il terreno lungo il fossato verso la parte esterna, opposta a quella di scarpa.

Corpo di guardia
Locale destinato alle guardie e situato nei pressi della porta d'accesso.

Defilamento
Occultamento di armi, soldati o postazioni, agli occhi del nemico.

Elevatore
Meccanismo per sollevare o portare proiettili e altri materiali ad una diversa altezza.

Estradosso
Superficie esterna di un arco.

Feritoia

Stretta apertura, praticata direttamente nelle mura delle fortificazioni o eventualmente su scudi aggiunti blindati. Nel caso di quelle sulle mura, l'apertura si allargava verso l'interno. In ogni caso, il difensore poteva fare uso di armi, rimanendo al coperto.

Fronte di gola
Lato posteriore della fortificazione, opposto al fronte di attacco. Nei forti del campo trincerato di Mestre il fronte di gola corrisponde all'ingresso delle opere e, comunque, al lato scoperto dal terrapieno e meno difeso dall'armamento pesante.

Infilata
Il fuoco d'infilata indica i colpi che corrono paralleli al muro e colpiscono al fianco il nemico che sta attaccando.

Innesco
Congegno che, inserito nella spoletta, determina l'accensione della carica di lancio.

Mitragliatrice
Arma da fuoco, portatile o fissa, a tiro rapido. Il suo calibro può essere compreso tra i 15 e i 45 millimetri. Le mitragliatrici fecero la loro prima comparsa nella guerra di secessione statunitense dove la Gattling, a 10 canne rotanti con manovella, e la Martigny, 10 canne fisse in fascio, sconvolsero le tattiche di combattimento del tempo.

Mortaio
Pezzo d'artiglieria a canna corta, utilizzato per tiri di breve gittata con una traiettoria molto curva. Efficacissimo per colpire obiettivi defilati e orizzontali.

Obice
Pezzo di artiglieria con caratteristiche intermedie tra il cannone e il mortaio. Capace di tiri a traiettoria tesa o curva.

Piazzola
Piattaforma per la collocazione di un pezzo di artiglieria.

Piedritti
Struttura o elemento verticale con funzione di sostegno.

Piazzaforte (piazza)
Località fortificata in modo permanente, da utilizzare come base d'operazioni.

Polveriera
Detto anche "magazzino a polvere", è il locale adibito a deposito di esplosivi.

Poterna

Galleria in muratura che attraversa una cinta fortificata mettendo  in comunicazione l'interno della fortezza con il fossato. Nel caso dei forti, serviva per collegare il blocco batterie con il corpo principale dell'opera

 

Prova (alla) 

Capacità di una copertura o di una struttura, di resistere e proteggere i locali sottostanti dagli effetti dei proiettili (a prova di bomba).

Ramparo
Dal francese emparer, fortificare. Muro che circonda un forte.

Riservetta
Locale destinato alla conservazione di munizioni e proiettili.

Rivellino
Opera fortificata esterna che serve a coprire i punti deboli del forte.

Rocchio
Base cilindrica, di larghezza maggiore dell'altezza, dove veniva posto l'affusto del cannone. Il maschio era il perno centrale attorno a cui ruotava la postazione.

Saliente
Angolo sporgente di un'opera fortificata.

Scarpa
Terrapieno inclinato, formato solitamente con terra da riporto che dà al muro una forma progressivamente allargata verso la base.

Shrapnel
Dal nome del suo inventore, Enrico Shrapnel. Dette anche "granate a pallottole", erano dei proiettili destinati a bersagli animati. Nella cavità interna contenevano numerose pallette di piombo indurite con antimonio. Queste venivano irraggiate tutto attorno come micidiali proiettili quando lo shrapnel, fatto esplodere da una spoletta a tempo, raggiungeva l'obiettivo.

Spoletta
Congegno applicato a proiettili di artiglieria, bombe, missili, per provocare l'esplosione della loro carica interna.

Tenaglia

In genere qualsiasi opera difensiva convessa. Nell'Ottocento il termine diventa di moda per indicare l'azione a morsa su due lati di una valle di due o più fortezze poste sui rilievi opposti

Terrapieno
Cumulo di terra ammassata alla base o ai lati di strutture preesistenti, come sostegno, rinforzo o sbarramento.

Traditor

Batterie in barbetta o in casamatta, nascoste, e talvolta sovrapposte, nell'orecchione delle cinte bastionate. Nell'Ottocento più semplicemente batterie che anticipano il forte poste in posizione che poteva "tradire" perché a coglieva di sorpresa l'attaccante.

Traversa
Costruzione posta al di sopra dei terrapieni, come protezione dai tiri nemici.

Trincea

Opera di fortificazione campale scavata nel terreno e difesa da un parapetto. 
 

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