Il Campo Trincerato di bologna

Forte Beldiporto

Prima linea

Pianta del forte

Si trovava nella periferia di Bologna ( attuale zona Murri, Quartiere Santo Stefano).

 

Cenni storici:

Nel periodo della prima guerra mondiale, il forte venne usato per la fabbricazione delle polveri nere.

Il forte Beldiporto risulta sia stato costruito nel gennaio del 1861 (assieme al Monte Albano). La caserma Mazzoni è una vasta area in cui sono presenti edifici e spazi aperti. Si tratta di un complesso dalle forme squadrate e razionali in passato denominata Forte di Beldiporto, confinante con l’ala della caserma in uso al 5° Battaglione Carabinieri. Della struttura originaria del forte (costruita prevalentemente in terra e legname, non è visibile nulla.

L'area interessata dalla ex-caserma faceva parte dei beni cedibili da parte del Demanio. Dopo una trattativa con il comune si è deciso che tutti i beni immobili della lista (Caserma S. Mamolo, Staveco, ex infermeria quadrupedi di San Vittore, Caserma Chiarini, Caserma Sani, ex Batteria Dat Alemanni, Caserma Mazzoni, Ex direzioni lavori, Prati di Caprara est, Orti degli Anziani, Compendio Monte Paterno, ex Polveriera Val D’Aposa (leggi Lunetta Casaralta) ) si aprirà al più presto un tavolo di confronto fra soggetti pubblici e privati, imprese, consorzi e associazioni, unica soluzione per valorizzare gli stabili senza dovere necessariamente impegnare risorse comunali. La procedura che l’Agenzia del Demanio prevede per catturare l’interesse degli investitori privati, è quella della concessione lunga (fino a 50 anni). Parchi pubblici, poli scolastici, centri sportivi e altre attività sociali, ma anche negozi, uffici, alberghi e centri commerciali di qualità potrebbero essere le attività idonee a salvare dal degrado e dall’abbandono contenitori ormai vuoti.

L'ingresso all'area oggi

 

Il segnale è stato dato. Adesso la firma, fra sei mesi l’approvazione definitiva degli studi di fattibilità, e poi veloci verso la posa della prima pietra da parte del Comune, che infonderà certamente coraggio ed energia a quei privati, locali e non, desiderosi di investire e di mettere a reddito gli immobili dello Stato. E Bologna sarà così uno dei primi capoluoghi d’Italia a trasformare un bene militare in un bene civile, a godimento e beneficio dei suoi cittadini.