La Piazzaforte di Ancona

Forte Scrima

“L’altura dello Scrima dominata di fronte e di fianco da varie alture prese direttamente alle spalle dal mare, costituisce una postazione molto svantaggiosa e il problema della sua occupazione è piuttosto complicato. Si tratta infatti di controbattere tutte le alture che costituiscono la prima linea fortificata della Piazza, controbattere il mare, coprirsi da queste e da quello, lasciando nel tempo stesso scoperto l’interno dell’opera ai fuochi della Cittadella. Oltre a queste condizioni particolari avvi ancora quella di battere la strada di Sinigallia, la strada di Osimo e tutte quelle vie massime che dalla Piazza mettono alla prima linea di forti staccati. La molteplicità dei punti da battere giustifica lo sviluppo dell’opera progettata, oltre a che se si considera che la Cinta da quel lato non può avere valore difensivo, e lo Scima dev’essere il ridotto in cui, perduto Montagnolo e Torre d’Ago, si rannodano le truppe ad un’ ultima efficace resistenza, certo le proporzioni assunte dall’opera stessa non possono considerarsi eccessive.”

Così il Direttore del Genio Militare di Ancona Morando, nella relazione che accompagna il progetto di Forte Scrima inviato al Comitato del Genio di Torino per l’approvazione, giustifica l’elevata somma di 1.000.000 di lire necessaria per la realizzazione della fortificazione. Il Comitato approvò e i lavori si protrassero dal 1862 al 1866 con una spesa finale che si avvicinò di molto a quella preventivata : 1.034.134 lire.

Il forte sorse sulle rovine di una precedente lunetta in terra realizzata sotto il governo pontificio facente parte delle fortificazioni staccate della Piazza ed fu la più grande tra quelle costruite per la realizzazione del piano di difesa di Ancona.

L’opera consiste in quattro bastioni, simmetrici a due a due, uniti tra loro da cortine, una più lunga sul lato nord ed una più corta su quello opposto.

Forte Scrima - Rilievo (I.S.C.A.G.)


Su quest’ultima si apre l’ingresso al forte attraverso un androne dove sono ricavati il corpo di guardia ed il telegrafo.

Il prospetto esterno riproduceva esattamente quello realizzato per la monumentale Porta Cavour, principale ingresso della città verso sud, ridotto però ad un sol fornice sempre a sesto ribassato sorreggente un architrave con un basso coronamento. Ai lati quattro paraste a bugnato grezzo delimitano l’ingresso.

Il prospetto interno, come sempre, era più aggraziato e reso meno tozzo dall’ effetto ottenuto grazie al sapiente uso degli archi a sesto acuto che sorreggono un coronamento merlato in leggero aggetto.

 

 

Forte Scrima - Prospetto esterno della Porta d’Ingresso

 

 

 

Forte Scrima - Prospetto interno della Porta d’Ingresso. (I.S.C.A.G.)

 

Il fronte bastionato è interamente percorso da gallerie di scarpa, mentre sul piazzale si aprono i locali destinati al ricovero dei soldati, agli uffici ed ai magazzini. Un largo fossato circonda completamente l’opera con la scarpata rivestita in muratura per un altezza di 7,5 metri.

L’armamento, composto da 14 cannoni disposti parte in barbetta e parte casamattati, erano posizionati sui quattro bastioni.


Forte Scrima - Prospetto del forte visto dal lato Nord. (I.S.C.A.G.)

 

Il tutto aveva un aspetto veramente massiccio ed imponente come nessuno degli altri forti, anche se l’andamento del terreno e la sinuosità delle curve gli conferivano una grazia veramente fuori dal comune per un opera militare.

L’intero complesso fu venduto a dei privati dopo la cancellazione di Ancona dal novero delle Piazzaforti e fu oggetto di notevoli manomissioni compresa la costruzione sul bastione nord di un ridicolo caseggiato a forma di castello distrutta successivamente dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione, i locali rimasti del forte furono occupata dagli sfollati, mentre l’area fu destinata a coltivazioni agricole. Quello che ancora resiste della primitiva costruzione è attualmente inglobato nel tessuto urbano e rimangono praticabili solo alcuni ambienti adibiti a locale pubblico.


 

Forte Scrima -. Veduta aerea del 1956. Le strutture sono ancora ben leggibili nonostante le manomissioni

 

 

Forte Scrima - I locali per l’alloggiamento delle truppe, ora magazzini privati
 


 

Forte Scrima – I locali per le munizioni, ora “Pizzeria”